“Vivere è convivere”: dialogo interculturale con Raúl Fornet-Betancourt
"Vivere è convivere, non potremmo esistere senza l'altro": è iniziato così l'incontro di oggi con il filosofo contemporaneo Raúl Fornet-Betancourt, accolto nella Biblioteca d'Istituto dagli studenti delle classi 3L e 3F del Liceo Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata.
Su proposta della Prof.ssa Carla Canullo (UNIMC) e della Prof.ssa di Spagnolo Mara Salvucci, preparati in classe dalle docenti di Filosofia Roberta Eugeni e Paola Garofolo, gli studenti hanno potuto dialogare, prima in italiano e poi in spagnolo, con Fornet-Betancourt, filosofo cubano esperto di filosofia interculturale; l’incontro, vissuto con grande attenzione e partecipazione, si è svolto a partire da una serie di domande preparate in classe dagli studenti, definite dopo aver riflettuto su alcuni interessanti aspetti dell’ opera La trasformazione interculturale della filosofia contemporanea.
Con la genuina curiosità di chi ha da pochissimo iniziato a studiare Filosofia, gli alunni hanno quindi chiesto al filosofo "Qual è il principio primo, l'archè, secondo lei?", "Qual è il suo filosofo preferito?". Altre domande, molto attuali: "È possibile dialogare e superare i pregiudizi?", “Come si può convivere tra varie culture ed arrivare ad un’armonia, senza conflitti?”
Gli studenti hanno ascoltato con grande attenzione le risposte di Fornet-Betancourt, che ha fatto riferimento ai più grandi filosofi di tutti i tempi - Tommaso d'Aquino, Hobbes, Kant, Hegel, Simone Weil e María Zambrano (queste ultime, le sue preferite) - ma anche al suo pensiero originale, che promuove la cultura della pace e della convivenza, così come la pedagogia della gratitudine.
Per rispondere all’ultima domanda il filosofo si è preso del tempo: “Nascere in un paese determina il proprio destino?”. La risposta è stata dialettica: “Sì e no. Sì perché il passato, in quanto punto di partenza non lo si può cambiare e no, in quanto con la parola destino si intende anche “destinazione” che, essendo orientata al futuro, rimane sempre aperta alle possibilità”.
Riconoscenti dell’esperienza di dialogo filosofico offerta dall’incontro, è emersa nei partecipanti la consapevolezza che la filosofia interculturale sia la strada più giusta per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.