Settimana alternativa al Liceo “G. Leopardi” di Macerata
Presso il Liceo Classico-Linguistico “G. Leopardi” di Macerata si è svolta, dal 5 al 10 febbraio, la “settimana alternativa”, un periodo di pausa dalla consueta attività didattica sulla quale la scuola ha voluto investire le proprie energie, considerandola un momento formativo, creativo e di aggregazione.
Nonostante la difficoltà che l’organizzazione di attività a classi aperte possa comportare in un istituto dai numeri consistenti, è sembrato infatti importante tornare a quella normalità che il Covid aveva interrotto. Una commissione composta dai rappresentanti delle studentesse e degli studenti e dai professori Sylvie Bartoloni, Annamaria Chiurchiù, Federico Dari, Roberta Eugeni e Pamela Grisei ha predisposto un calendario strutturato in due momenti: nella prima parte della mattinata, attività da svolgere nella propria classe con la supervisione dei docenti (debate, discoforum, cineforum, quotidiano in classe, tour virtuale); nella seconda parte, attività a classi aperte scelte dagli studenti. Una nutrita lista quella dei corsi che si sono tenuti nelle due sedi di Corso Cavour e via Cioci: coro, gruppo musicale, visita e attività presso l’Istituto Confucio, cineforum, pallavolo, trekking urbano, giornalino scolastico, teatro, educazione sessuale, lingua e cultura francese o spagnola per gli studenti dell’Indirizzo Classico, prospettive filosofiche dell’intelligenza artificiale, yoga, fotografia, scrittura creativa, grafologia, caffè filosofico, messa in scena di un invito a cena con delitto.
La realizzazione di questo progetto così articolato è stata resa possibile grazie alla generosa collaborazione degli insegnanti dell'Istituto e di esperti esterni, che hanno collaborato a titolo gratuito.
Sabato, per la giornata conclusiva, si è svolta presso il Cinema Italia l’assemblea d’istituto, richiesta e gestita dai rappresentanti delle studentesse e degli studenti. Le classi del biennio hanno ascoltato un interessante intervento del professor Matteo Cacchiarelli su filosofia e gioco, mentre le classi del triennio quello del professor Angelo Ventrone sugli anni di piombo.