5 Autori: Pavese, il “mestiere delle parole”
A concludere la VII edizione del ciclo 5 Autori, un posto di rilievo va lasciato a Cesare Pavese, un intellettuale attento alla “nettezza” delle parole, “fatte per l’uomo e non l’uomo per loro”, come lo stesso ha affermato nel testo del 1945 “Ritorno all’uomo”, scelto come filo conduttore del percorso di quest’anno: “Pe(n)sare le parole: etica ed estetica degli scrittori”.
Il relatore, il professor Alberto Bertoni, uno specialista di poesia e di metrica, attraverso la lettura espressiva e l’analisi di due componimenti esemplari, “I mari del sud” e “Lo steddazzu”, ha inquadrato la raccolta Lavorare stanca nel suo contesto storico-culturale e lo ha presentato come un libro profondamente rivoluzionario, che stupisce ancora oggi, dopo settant’anni dalla sua ultima edizione. La sua eccezionalità si può misurare su vari piani: della sperimentazione metrica, con il verso lungo derivato da Whitman e non dall’endecasillabo italiano, della varietà lessicale, aperta agli anglismi e alle lingue del lavoro, di un montaggio delle immagini quasi “cinematografico”, delle connessioni con l’antropologia, con la canzone italiana d’autore, con il rapper americano.
Per questo libro, censurato fin dalla prima edizione del ’36 e rimosso dal canone, la definizione di “sperimentalismo” può forse spiegare la compresenza di elementi realistici e mitici, l’influenza di Whitman e della cultura americana, tutte novità visibili in controluce che spingevano Pavese a resistere alla poesia intesa solo come lirica e come contemplazione narcisistica e ad orientarlo invece verso la poesia-racconto in cui lo spaccato sociale, i legami di sangue, gli archetipi culturali convivessero in un sapiente equilibrio.
A conclusione del progetto la professoressa Alessandra Maggi, coordinatrice del Dipartimento di Lettere, ha ringraziato il relatore per la disponibilità e per la ricchezza degli spunti forniti, gli insegnanti intervenuti e gli studenti che hanno partecipato numerosi ed hanno animato il dibattito avanzando richieste di approfondimento; ha lasciato poi la parola alla Dirigente Scolastica, la professoressa Angela Fiorillo, che ha riportato la riflessione sull’importanza e sul peso delle parole che diciamo e scriviamo in ogni situazione comunicativa, dal momento che “le parole sono il nostro mestiere”.
L’appuntamento con i 5 Autori viene rimandato al prossimo anno scolastico.